Fenomeni globali

Dalla pandemia, alla guerra in occidente, al nuovo ordine mondiale (o viceversa). Una sequenza di eventi non necessariamente imprevisti, imprevedibili ed inaspettati. Sicché, citando Luigi Ferrajoli, “esistono problemi globali che non fanno parte dell’agenda politica dei governi nazionali, anche se dalla loro soluzione dipende la sopravvivenza dell’umanità”. Si pensi, come egli ricorda, al riscaldamento climatico, al pericolo di conflitti nucleari, alle disuguaglianze, alla morte di milioni di persone per mancanza di alimentazione e di farmaci salvavita, nonché alle migliaia di migranti in fuga dai loro territori. Tuttavia, prosegue l’illustre giurista, sussiste un’alternativa istituzionale e politica per gestire tutto questo, la realizzazione di una “Costituzione della Terra”.

Su questa breve introduzione e con riferimento al concetto oggi molto dibattuto di nuovo ordine mondiale, seppur con una terminologia più sottile, l’argomento trova le sue radici all’indomani del secondo conflitto mondiale e proprio nei lavori preparatori della nostra Carta costituzionale, a proposito delle discussioni che porteranno alla elaborazione dell’articolo 11 sul ripudio alla guerra.

Infatti, era l’8 marzo del 1947, in Assemblea Costituente, nel prosieguo della discussione generale del progetto di Costituzione della Repubblica italiana, quando il deputato Ugo Damiani (1899-1992), iscritto al gruppo parlamentare misto, a proposito di condizioni di “reciprocità e di uguaglianza”, nonché delle “limitazioni di sovranità necessarie ad una organizzazione internazionale che assicuri la pace e la giustizia fra i popoli”, ebbe così ad affermare: “potrà effettuarsi subito questa organizzazione? Non si vedono i lineamenti, nel momento presente, di questa determinazione, come fatto immediato, ma si può essere certi che questa organizzazione internazionale avverrà, perché è logica, perché è nella logica delle cose, perché è nella evoluzione naturale degli eventi, perché o il mondo si organizza in modo da essere retto da un Governo mondiale o il mondo andrà incontro alla distruzione, in quanto, se ci sarà una nuova guerra mondiale, questa si farà con le terribili armi che purtroppo la scienza ha creato in questi ultimi tempi e che non ammettono difesa alcuna. Noi dunque questa luminosa aspirazione l’abbiamo accolta, l’abbiamo interpretata, e l’abbiamo sintetizzata in un articolo e posta qui nella Costituzione come una gemma preziosa di questa legge fondamentale”.

Ebbene, ho pensato di offrire questo breve spunto di riflessione come sorta di sponda rispetto ai verosimili buoni propositi degli attori politici di ieri rispetto a quelli fortemente discutibili di oggi, in modo che ogni lettore possa confrontare l’attualità con ciò che accadeva oltre settant’anni fa all’indomani delle note vicende.

Sociologia Contemporanea (ISSN 2421-5872 Online). Numero 17A22 del 20/11/2022