L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), nella riunione del 19 marzo 2014, ha disposto la sospensione da parte di alcune imprese di recupero crediti di ogni attività giacché esercitata con modalità scorrette. La misura è stata adottata per impedire sin da subito, dunque in attesa della conclusione dell’istruttoria, effetti negativi per i cittadini. Secondo le numerose segnalazioni giunte all’Autorità, le società sotto attenzione avrebbero sollecitato (via posta, con email, telefonate e sms) il pagamento di presunti crediti, non dettagliati o infondati o prescritti, minacciando anche azioni legali. In alcune comunicazioni era addirittura preannunciata la visita di un funzionario a casa o sul posto di lavoro per risolvere bonariamente il debito. Inoltre, alcuni consumatori sono stati invitati a contattare una numerazione telefonica a pagamento con un costo della chiamata piuttosto elevato. Il provvedimento rientra in un settore di particolare attualità riguardo al quale l’Autorità ha già adottato numerosi provvedimenti irrogando ingenti sanzioni nei confronti di società di recupero crediti responsabili di pratiche aggressive per l’inoltro di finte citazione in giudizio. Fonte: AGCM