Ancora una volta la Cassazione è stata chiamata per esprimersi sul labile confine tra legittima difesa e volontà omicidiaria. Lo fa affermando l’ormai consolidato principio giurisprudenziale secondo il quale, anche nel caso in esame, se il ladro, introdottosi nel domicilio della vittima designata, una volta scoperto si dà alla fuga e il proprietario gli spara alle spalle uccidendolo, questi risponde di omicidio, poiché avrebbe potuto e dunque dovuto evitare l’evento omicidiario (cfr. Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, luglio 2015, in Diritto e Giustizia).