L’Espresso. Inchiesta giornalistica che muove dall'indagine
dei carabinieri del nucleo investigativo di Roma. «Nella vecchia Tangentopoli
la corruzione era diretta: buste di soldi in cambio di appalti d’oro. Oggi c’è
una corruzione strutturata su almeno tre livelli, più difficile da scoprire. Il
fulcro è ancora il controllore pubblico che favorisce una cupola di imprese
privilegiate, che ora lo ripagano indirettamente, dividendo la torta con altre
società private, attraverso subappalti, consulenze o compartecipazioni in
apparenza regolari. Il trucco è che dietro queste aziende c’è lo stesso
pubblico ufficiale, che le controlla segretamente tramite soci occulti. Con
questi giochi di sponda, le grandi imprese comprano il controllore-direttore
dei lavori». Continua a leggere →