L’espressione dei sentimenti

Tratto da “L’espressione dei sentimenti nell’uomo e negli animali” (1878) Charles Darwin: «Ci gioveremo qui dei fatti osservati tanto nell’uomo che sugli animali; ma sono da preferirsi gli ultimi, perché meno soggetti a trarci in inganno. Principio dell’associazione delle abitudini utili. In date condizioni dell’animo, per rispondere o per soddisfare a date sensazioni, a dati desiderii, ecc., certe azioni complesse sono di un’utilità diretta o indiretta; e tutte le volte che si rinnovella il medesimo stato di spirito, sia pure a un debole grado, la forza dell’abitudine e dell’associazione tende a produrre gli stessi movimenti, benché d’uso veruno. Può nascere che atti ordinariamente associati per l’abitudine a certi stati d’animo sieno in parte repressi dalla volontà; in tali casi, i muscoli sopra tutto quei meno soggetti alla diretta influenza della volontà, possono tuttavia contrarsi e produrre movimenti che ci paiono espressivi. Altra volta, per reprimere un movimento abituale, altri leggieri movimenti si compiono, e pur essi sono espressivi. Principio dell’antitesi. Talune condizioni di spirito determinano certi atti abituali che sono utili, come lo stabilisce il nostro primo principio. Dappoi, allorché si produce uno stato dell’animo direttamente inverso, siamo fortemente e involontariamente tentati di compiere movimenti del tutto opposti, per quanto inutili, e in alcuni casi questi movimenti sono molto espressivi. Principio degli atti dovuti alla costituzione del sistema nervoso, affatto indipendenti dalla volontà e, fino a un certo punto, anche dall'abitudine. Quando il cervello è fortemente eccitato, la forza nervosa si produce in eccesso e si trasmette in certe determinate direzioni, dipendenti dalle connessioni delle cellule nervose, e in parte dell’abitudine; oppure può avvenire che l’afflusso della forza nervosa sia, in apparenza, interrotto. Ne risultano effetti che noi troviamo espressivi. Questo terzo principio potrebbe per maggior brevità dirsi quello dell’azione diretta del sistema nervoso» (cfr. Darwin, 1878).