Unità delle nazioni
Assemblea Costituente
Seduta pomeridiana del 22 dicembre 1947 (estratto). “Questa è un’ora nella quale chi è adusato alle prove parlamentari, chi è stato in trincea, chi ha conosciuto il carcere politico, è preso da una nuova e profonda emozione. È la prima volta, nel corso millenario della storia d’Italia, che l’Italia unita si da una libera Costituzione; Un bagliore soltanto vi fu, cento anni fa, nella Roma repubblicana di Mazzini. Mai tanta ala di storia è passata sopra di noi. E ciò avviene in una congiuntura non ancora definita, in un processo di trasformazione ancora in cammino, in cui alcuni istituti vecchi non sono ancor morti, ed altri nuovi non sono ancora interamente vivi. Esistono due crepuscoli tra il giorno e la notte: questo che ora scorgiamo sarà per la nostra Italia crepuscolo di aurora e non di tramonto. Dobbiamo darci la nostra Costituzione in una situazione tragica; dopo la disfatta; dopo l’onta di un regime funesto. Dobbiamo cercare di costruire qualche cosa di saldo e di durevole, mentre viviamo in piena crisi politica, economica, sociale. Ebbene, vi siamo riusciti. L’Italia darà un’altra prova di ciò che è stato il segno della sua storia e la rende inconfondibile con le altre nazioni: l’Italia è la sola che abbia saputo e saprà, risorgendo, rinnovare e vivere fasi successive ed altissime di nuove civiltà” (RUINI, Presidente della Commissione per la Costituzione).
Stato di diritto
Craxi e Andreotti
Radio Radicale propone la presentazione del volume “Craxi Andreotti. Politiche, stili e visioni tra conflitti e collaborazioni”, Angeli editore, 2023, a cura della “Fondazione Bettino Craxi ETS”. «Bettino Craxi e Giulio Andreotti: due figure che hanno segnato il panorama politico-istituzionale italiano per un lungo tratto di storia del secondo Novecento. Cresciuti entrambi nell’arena delle organizzazioni studentesche universitarie, hanno avuto un percorso politico-formativo basato su riferimenti storici e culturali assai diversi, che hanno marcato l’articolazione successiva delle scelte politiche e degli orizzonti strategici. L’esperienza dei governi Craxi, a metà degli anni Ottanta, rappresenta un momento di collaborazione fra l’esponente socialista e quello democristiano che, rispettivamente nel ruolo di presidente del Consiglio e di ministro degli Affari esteri, hanno contribuito al rilancio e al rafforzamento dell’immagine dell’Italia, consentendole di agire sul proscenio internazionale con voce autorevole per la risoluzione dei grandi nodi che segnavano la complessità contemporanea».