La ricerca in sociologia

John Madge, Lo sviluppo dei metodi di ricerca empirica in sociologia, Bologna, il Mulino.

«Quando una scienza ha raggiunto la maturità possiede metodi elaborati e sistematici per la raccolta dei dati, strumenti analitici efficaci e un appropriato corredo concettuale. In una certa misura tutti questi strumenti sono ora disponibili, mentre dietro di essi si sta delineando una teoria sistematica, indispensabile a guidare la comprensione e l’azione. Il disegno completo di questa teoria ci sfugge ancora; tuttavia è certo che oggi il corredo concettuale capace di inquadrare ogni nuovo problema viene continuamente perfezionato da ogni nuova esperienza.

Come ogni scienza nuova, la sociologia ha dedicato e continua a dedicare gran parte delle sue energie allo studio descrittivo. Parte del materiale raccolto possiede una immediata utilità pratica e ci aiuta a comprendere meglio la realtà sociale in tutte le sue complesse ramificazioni. Questa è la funzione di una “storia naturale” della sociologia; prescindendo dal suo valore intrinseco, essa rappresenta una fase necessaria alla creazione di un nuovo linguaggio e alla elaborazione di tecniche d’indagine sempre più perfette.

Per quanto esatti e completi possano essere i dati raccolti nelle singole ricerche il loro valore rimane frammentario fino a quando non possono essere integrati con altri risultati descrittivi. E non si tratta soltanto di raccogliere informazioni comparabili riguardanti i dati raccolti; ciò che occorre a tutti i livelli è la formulazione e la verifica di ipotesi significative. Il valore della sociologia risiede soprattutto nell’accumulazione di idee che possono essere provate ed applicate, e non soltanto nella semplice raccolta di dati di fatto».