Il sorvegliato speciale che è colto alla guida di un veicolo sprovvisto del titolo abilitativo, nel caso di specie perché revocato, viola sia la norma incriminatrice specifica e concernente tale comportamento, così come quella più generale che impone al medesimo soggetto – proprio per il suo status di sorvegliato speciale – di condurre una vita in maniera onesta e dunque nel rispetto di tutte le leggi. Scrivono i giudici: «Il sorvegliato speciale che conduca un veicolo senza patente […] viola quindi tanto il precetto specifico che tale comportamento vieta […] quanto quello, generico, di vivere onestamente e di rispettare le leggi derivante dal decreto […] che lo ha assoggettato a tale misura personale di prevenzione […] l'ambito di applicazione delle due disposizioni di legge non è, per quanto detto, sovrapponibile» (cfr. Corte di Cassazione, Sezione I Penale, Sentenza n. 7335/17; decisione del 6 dicembre 2016).