Con il comunicato stampa dell’8 febbraio 2017, la Corte costituzionale – pronunciandosi sul divieto da parte del detenuto ristretto nelle forme previste dall'articolo 41 bis dell'Ordinamento penitenziario – ha reso noto, anticipando la decisione presa in Camera di Consiglio in pari data (di prossima pubblicazione), la non fondatezza di incostituzionalità dell'art. 41 bis, comma 2 quater, lett. a) e c), Legge n. 354/1975 (Norme sull'Ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà). Vale a dire, si legge nel comunicato: «nella parte in cui consente all'amministrazione penitenziaria, in base a circolari ministeriali del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, di adottare, tra le misure di elevata sicurezza interna ed esterna volte a prevenire contatti del detenuto con l'organizzazione criminale di appartenenza, il divieto di ricevere dall'esterno e di spedire all'esterno libri e riviste a stampa» (cfr. Ufficio Stampa Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, 8 febbraio 2017).