Il Garante per la privacy ha espresso parere positivo in merito alle linee guida disciplinanti la facoltà di inserire sulla carta di identità il consenso o meno alla donazione di organi. Pertanto rimane a discrezione di ognuno far inserire la propria scelta sulla carta di identità al momento della richiesta o del rinnovo del documento.
A tale riguardo, il Ministero della salute aveva chiesto il parere del Garante in merito alla possibilità se la carta d'identità potesse contenere il consenso o il diniego alla donazione di organi o tessuti (cfr. Registro dei provvedimenti n. 333 del 4 giugno 2015).
«La carta d'identità può altresì contenere l'indicazione del consenso ovvero del diniego della persona cui si riferisce a donare i propri organi in caso di morte" (art. 3, comma 8-bis, del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, che ha modificato l'articolo 3 del regio-decreto 18 giugno 1931, n. 773, e ss.mm.ii)».
«I comuni trasmettono i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione degli organi al Sistema informativo trapianti, di cui all'articolo 7, comma 2, della legge 1° aprile 1999, n. 91" (art. 43, comma 1, decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, come modificato dalla legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98, che ha modificato l'articolo 3 del regio-decreto 18 giugno 1931, n. 773, e ss.mm.ii)».
«Il consenso o il diniego alla donazione degli organi confluisce nel fascicolo sanitario elettronico di cui all'articolo 12 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, e successive modificazioni" (art. 43, comma 1 bis, decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, come modificato dalla legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98)».