Qualche riflessione sul disturbo di personalità. Tale problematica riguarda in genere le modalità e dunque la capacità di percepire, reagire e relazionarsi con le altre persone e gli eventi più in generale. Ne deriva quindi che nell'individuo affetto da questo sintomo dette prerogative si riducono sensibilmente con la seria conseguenza per il medesimo di avere rapporti sociali diversamente efficaci e soddisfacenti, sia per se stesso, sia, contestualmente, per chi con egli è in qualche modo costretto a relazionarsi. Normalmente le persone in grado di adattarsi efficacemente alle diverse situazioni della vita tendono ad assumere una modalità alternativa nel momento in cui lo stile abituale risulta inefficace; viceversa, gli individui con disturbo di personalità sono rigidi e tendono dunque a rispondere in maniera inadeguata ai problemi del quotidiano, fino al punto che le relazioni con familiari, amici e colleghi di lavoro o di altro interesse, diventano assai difficili e soprattutto conflittuali, oppure queste relazioni sono addirittura recise di netto. Ciò premesso, poiché i soggetti con un disturbo di personalità non ritengono che il proprio comportamento sia un problema, è bene che gli stessi siano messi puntualmente a confronto con le conseguenze negative dei loro pensieri e comportamenti disfunzionali. Pertanto chi ha a cuore tali persone, può in questa direzione fare qualcosa, meglio ancora se in accordo e su direttive di un esperto della materia.