Sembra uscirne demolita sotto il profilo costituzionale la nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Infatti, il tribunale di Verona, con ordinanza di pochi giorni fa, ha rinviato alla Consulta numerose disposizioni della LEGGE 27 febbraio 2015, n. 18 (Disciplina della responsabilità civile dei magistrati. Gazzetta Ufficiale n. 52 del 4.3.2015). «A partire dall'ampliamento delle ipotesi che possono dare luogo a responsabilità dello Stato e del magistrato, comprendendo anche il travisamento del fatto o delle prove. Una fattispecie che, tra l’altro, si caratterizza per vaghezza, assenza di tassatività e limitatezza, permettendo così di mettere sotto censura qualsiasi valutazione dei fatti o del materiale probatorio compiuta dal giudice nel giudizio a quo, che risulti non gradita o sfavorevole, semplicemente qualificandola come travisamento» (cfr. Quotidiano del Diritto. Il Sole 24 Ore).