Nella storia del Nazismo sono almeno tre gli eventi significativi e caratterizzanti del Terzo Reich che hanno come dato in comune il giorno “Trenta”. Prima data, 30 gennaio 1933, Adolf Hitler è nominato cancelliere del Reich dal presidente Hindenburg. Da quel momento in poi l’ascesa del Führer continuerà in modo repentino e senza ostacoli; e quanto dallo stesso scritto qualche anno prima nel libro Mein Kampf (La mia battaglia) sta per trovare attuazione. Seconda data, 30 giugno 1934, meglio ricordata come la cosiddetta “notte dei lunghi coltelli”. È l’occasione voluta e cercata dai nazisti per fare pulizia in seno al Partito Nazionalsocialista, dove appunto ha luogo l’eliminazione degli oppositori politici di Hitler, nonché dei vertici delle S.A. (Sturm-Abteilungen, squadre d’assalto), ovverosia le squadre paramilitari che a seguito di tale mattanza cessarono di esistere soppiantate dalle potenti SS (Schutz-Staffeln, squadre di protezione, unità paramilitare d'élite del Partito Nazista) comandate da Heinrich Himmler. Terza data, 30 aprile 1945, la capitolazione del Terzo Reich e del suo Führer. Cosciente della fine imminente, Adolf Hitler si suicida all’interno del bunker a Berlino insieme a Eva Braun, la donna che aveva sposato appena il giorno prima. Tuttavia, sulla reale fine del Führer ancora oggi alcuni studiosi ravvisano qualche perplessità.