Dallo scorso anno l'Australia, dove dal 1992 è in vigore la detenzione obbligatoria per tutti quelli che sono definiti “non-cittadini illegali”, ha firmato un accordo con il Governo della Papua Nuova Guinea: in cambio di aiuti economici per le infrastrutture. L'accoglienza dei rifugiati che entrano illegalmente in Australia è affidata a Papua, la quale deve esaminare la loro situazione e decidere se rimpatriarli o eventualmente inserirli nel locale programma di assistenza per chi ha ottenuto l'asilo politico, di fatto, ad oggi inesistente. Infatti, sulla base di tale accordo, non appena i migranti sbarcano sull’isola sono trasferiti in aereo al centro di detenzione di Manus. Uno dei rifugiati racconta: «Arrivato, mi hanno detto che mi avrebbero portato a Papua. Io ho detto che ero venuto per chiedere asilo, perché in Pakistan la mia vita era in pericolo. La situazione era molto dura là, ma anche qui la mia vita è ora in pericolo». Repubblica.