Dal 22 al 25 maggio 2014 si svolgeranno le elezioni per il prossimo mandato quinquennale del Parlamento europeo, il cui compito è legiferare, insieme al Consiglio dell'UE, sulla politica dell’Unione.
Essendo l'unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini dell’UE, il Parlamento europeo rappresenta 500 milioni di abitanti dell’Unione. È uno dei principali organi legislativi dell'UE insieme al Consiglio dell'Unione europea, che rappresenta i governi dei paesi membri.
Il nuovo Parlamento avrà 751 deputati (750 eurodeputati e un presidente). I seggi sono ripartiti in base al principio di proporzionalità degressiva. Ciò significa che i paesi con più abitanti hanno un maggior numero di seggi rispetto ai paesi più piccoli, anche se, proporzionalmente alle loro dimensioni, questi ultimi sono leggermente sovrarappresentati. Il numero di eurodeputati varia da 6 per Malta, Lussemburgo, Cipro ed Estonia a 96 per la Germania.
Il voto alle elezioni europee è soggetto alla legislazione nazionale. La normativa dell'UE si limita a stabilire i principi fondamentali, ossia che il voto deve avvenire a suffragio universale diretto, libero e segreto. Inoltre, i parlamentari europei devono essere eletti in ogni paese dell’UE con il sistema proporzionale.
Il trattato di Lisbona del 2009 impone ai governi dell'UE – riuniti in sede di Consiglio europeo – di tener conto dei risultati delle elezioni europee quando propongono il nuovo presidente della Commissione. Quest'ultimo dovrà poi essere votato ed eletto dal Parlamento europeo.
Una risoluzione del Parlamento europeo adottata nel 2013, invita nel frattempo i vari schieramenti politici a proporre un candidato per questa carica. Infine, i candidati dovranno presentarsi ed esporre il loro programma di persona in tutti i paesi dell’UE.
Unita nella diversità, il motto dell'Unione europea è stato usato per la prima volta nel 2000 e indica come, attraverso l'UE, gli europei siano riusciti ad operare insieme a favore della pace e della prosperità, mantenendo al tempo stesso la ricchezza delle diverse culture, tradizioni e lingue del continente.
L'Unione europea è un partenariato economico e politico, unico nel suo genere, tra 28 paesi che coprono buona parte del continente.
La costruzione europea è nata sulle rovine della II Guerra mondiale con l'obiettivo di promuovere innanzitutto la cooperazione economica tra i paesi, partendo dal principio che il commercio produce un'interdipendenza che riduce i rischi di conflitti. Nel 1958 è stata così creata la Comunità economica europea (CEE), che ha intensificato la cooperazione economica tra sei paesi: Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Da allora, è stato creato un grande mercato unico, che continua a svilupparsi per realizzare appieno le sue potenzialità.
Quella che era nata come un'unione puramente economica è diventata col tempo un'organizzazione attiva in tutta una serie di settori, che vanno dagli aiuti allo sviluppo alla politica ambientale. Per riflettere questo cambiamento, nel 1993 il nome CEE è stato sostituito da Unione europea (UE).
L'Unione europea si fonda sul principio dello stato di diritto: tutti i suoi poteri riposano cioè sui trattati europei, sottoscritti volontariamente e democraticamente dai paesi membri. Questi accordi vincolanti fissano anche gli obiettivi dell'UE nei suoi numerosi settori di attività.
Fattore di pace, stabilità e prosperità da mezzo secolo, l'UE ha contribuito ad innalzare il tenore di vita e introdotto una moneta unica europea, l'euro.
Grazie all'abolizione dei controlli alle frontiere tra i paesi membri, le persone possono ora circolare liberamente in quasi tutto il continente. È diventato inoltre molto più facile vivere e lavorare in un altro paese dell'UE.
Il mercato unico o mercato interno, che permette la libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone, è il principale motore economico dell'UE. Uno dei suoi obiettivi fondamentali è sviluppare questa immensa risorsa per consentire ai cittadini europei di beneficiarne pienamente.
Uno dei principali obiettivi dell'UE è la protezione dei diritti umani, sia al suo interno che nel resto del mondo. Dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto e rispetto dei diritti umani sono i valori fondamentali dell'UE. Dalla firma del trattato di Lisbona , nel 2009, la Carta dei diritti fondamentali sancisce tutti questi diritti insieme. Le istituzioni dell'UE hanno l'obbligo giuridico di difenderli, e altrettanto sono tenuti a fare i paesi membri quando applicano la legislazione europea.
Mentre continua ad accogliere nuovi paesi, l'UE è impegnata a rendere le sue istituzioni più trasparenti e democratiche. Il Parlamento europeo, eletto a suffragio universale diretto, dispone ora di maggiori poteri, mentre i parlamenti nazionali assumono un ruolo più importante, affiancando le istituzioni europee nella loro attività. A loro volta, i cittadini europei dispongono di sempre maggiori opportunità per partecipare al processo di elaborazione delle politiche. Fonte ufficiale.