Con il presente contributo, avvalendomi come di consueto della giurisprudenza, intendo offrire uno spunto di riflessione in merito ai limiti di responsabilità oggettiva del datore di lavoro nei confronti del dipendente che rimane vittima di infortunio sul lavoro per mano di terzi. Il caso è particolare, ma non del tutto sporadico, e riguarda una Guardia giurata aggredita e malmenata durante lo svolgimento del proprio turno di lavoro. L'antefatto storico e motivi della decisione. Una guardia giurata impugnava la sentenza del Tribunale di Latina che aveva respinto la sua domanda volta al risarcimento del danno biologico non ravvisando alcuna colpa a carico del datore di lavoro nell’infortunio da lui subito «mentre svolgeva il servizio notturno di vigilanza e pattugliamento». Continua su Esperti Quotidiano Sicurezza.