L’Espresso traccia le linee su una delle ultime tendenze presenti nel nostro Paese, ovverosia un’improbabile intelligence fai da te, la quale ha poco (anzi nulla) di intelligence e tanto (ovvero tutto) del fai da te. Sebbene la vendita di certi prodotti sia lecita, illecito, in alcuni casi, ne è l’utilizzo e/o la scellerata divulgazione delle informazioni reperite. «C’è chi lo fa per gelosia, chi per interesse e chi per potere. Le cronache infatti offrono un panorama impressionante di detective improvvisati. Dai casi boccacceschi fino al Sanniogate, con i nastri dei colloqui tra un dirigente dell’Asl e il ministro Nunzia De Girolamo che hanno fatto vacillare il governo Letta. E ci sono anche maestri delle trame che si costruiscono centrali casalinghe d’intercettazione, come il faccendiere Luigi Bisignani o il commercialista Paolo Oliviero. Fino alla microspia artigianale infilata nella poltrona del governatore laziale Nicola Zingaretti». Continua la lettura su l’Espresso.