Per il PM di Palermo Antonino Di Matteo non ci sono dubbi, al termine della requisitoria del processo che vede imputati il generale Mori e il colonnello Obinu per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra per la mancata cattura di Provenzano nel 1995, afferma: «Non è stato facile accusare due ufficiali dei Carabinieri, non è stato agevole affrontare un processo che fosse inteso come un processo a tutto il Ros. È scorretto definirlo come processo frutto della volontà di riscrivere la storia. È stato un processo scaturito per necessità di giustizia e dall’obbligatorietà dell’azione penale» (Adnkronos).