Era l’11 settembre 2001, data drammaticamente storica, quando negli Stati Uniti avvennero gli attentati che costarono la vita a circa tremila persone. A undici anni dagli attentati l'America, con una cerimonia all'insegna della sobrietà, ricorda la più grave strage che abbia mai colpito gli Stati Uniti. A Ground Zero, New York, lì dove sorgevano le Torri Gemelle, si tiene la straziante lettura dei nomi delle quasi tremila vittime di quella indimenticabile giornata. Non solo quelle provocate dai due aerei abbattutisi contro il World Trade Center di Manhattan, ma anche quelle provocate dall'aereo schiantatosi sul Pentagono, nonché i passeggeri a bordo del quarto aereo precipitato in Pennsylvania prima che potesse centrare la sede del Congresso americano, o la Casa Bianca, a Washington. “L'America oggi è più forte, più sicura e più rispettata”, ha affermato il Presidente Obama ricordando l'11 settembre di undici anni fa nel suo discorso settimanale alle famiglie americane. “E oggi - ha aggiunto - una nuova torre si eleva nell'orizzonte di New York”. Ha parlato anche il ministro della difesa Panetta che ha invitato gli americani a non dimenticare i soldati che combattono e muoiono in Afghanistan.