La Corte di giustizia europea ha condannato l'Italia per non aver concesso, per circa un decennio, le frequenze all'emittente televisiva Europa 7. La Corte ha riconosciuto un risarcimento di 10 milioni di euro per danni materiali e morali - contro una richiesta di due miliardi di euro - nonché 100 mila euro per le spese legali sostenute per presentare il ricorso a Strasburgo. Secondo la suprema Corte, nel non assegnare tali frequenze, le autorità italiane non hanno rispettato l'obbligo prescritto dalla Convenzione europea dei diritti umani di mettere in atto un quadro legislativo e amministrativo per garantire l'effettivo pluralismo dell’informazione (Il Messaggero). Quello che a mio modesto modo di vedere fa rabbia, è continuare ad assistere al fatto che a pagare è sempre il cittadino comune, mai i reali responsabili.