Se non fossimo in un periodo di profonda crisi economica e finanziaria, perlopiù in recessione, forse ci si potrebbe ridere sopra. Invece c’è poco da ridere perché mentre decine di persone quotidianamente si tolgono la vita per i motivi anzidetti, tra qualche ben pensante stipendiato pubblico sembra essere cominciato una sorta di “D-Day” per decidere chi deve rinunciare a una parte dei nuovi super-caccia F35. Poiché il governo ha ridotto l’acquisto a solo novanta aerei - di cui solo trenta velivoli nella versione a decollo verticale, cioè che permette l'impiego senza aeroporti - i vertici della Marina e dell'Aeronautica militare ora se li contendono proprio come fanno i bambini capricciosi che giocano alla guerra. Tutto questo è normale? Da noi, in Italia, è quantomeno verosimile.