Circa un mese fa, l’Espresso pubblica una lettera di un giovane italiano che, come lui stesso afferma, ha avuto la fortuna di poter compiere un’esperienza di studio all’estero. Prosegue raccontando di essere partito per la California lasciandosi alle spalle un’Italia in declino, dal futuro incerto e per nulla rassicurante. Gli Stati Uniti, una nazione con moltissime contraddizioni, ambiguità e non solo, in cui i veri valori della vita si perdono, ammesso che ve ne sia stata mai avvertita la presenza. In buona sostanza, continua lo studente, il sogno americano è un sogno e basta. Evidentemente, pertanto, non tutto oltreoceano è così come potrebbe apparire a chi sta da quest’altra parte. Una lettera, mi permetto di aggiungere, su cui riflettere attentamente, in particolare per quanto riportato nelle sue considerazioni conclusive.