Lo scorso 25 novembre il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria ha emanato il nuovo modello di trattamento che prevede l’assegnazione di uno specifico codice in funzione della pericolosità del detenuto. Da un lato il documento intende disciplinare i modi di detenzione riguardo alla media sicurezza, operazione mai compiuta in precedenza; dall’altro, tende a legare tutte le iniziative intese a dettagliare interventi sulla vita di reparto, richiamando se necessario i testi già vigenti, o modificando talune prassi sinora seguite. Altresì, con ciò si vuole giungere al superamento della dicotomia tra i concetti di sicurezza e trattamento, originata, oltre che dalla cattiva interpretazione del termine trattamento, da una sostanziale discontinuità nella trattazione della materia, che ha visto le iniziative finalizzate all’accoglienza e alla rieducazione sinora disciplinate in testi separati da quelli concernenti le regole di sicurezza da adottare nell’esecuzione delle misure privative della libertà.